“Ostilium”
di Stefano Mancini
Cari eroi delle Lande Percorse, questa settimana vi parlerò di un libro fantasy classico, edito dalla DZedizioni, che mi ha rifatto vivere l’ebrezza di quel brivido d’eccitazione che ti viene quando leggi un ottimo fantasy.
Come ormai sapete bene, il mio genere letterario preferito è il fantasy classico, quindi, quando mi trovo a leggere questi romanzi sono molto, ma molto, esigente. Per fortuna, Stefano Mancini in questo non mi ha mai deluso e finora mi ha sempre regalato bellissime letture con i suoi romanzi fantasy, come la bella trilogia delle Cronache di Mhur, tanto per citarne una.
Per questo, quando ho saputo che aveva da poco pubblicato, con la DZedizioni, un nuovo libro dal titolo OSTILIUM, non ho saputo resistere. In questo libro, però, il Mancini, mi ha sorpreso ulteriormente. Da un lato, ho ritrovato tutti i suoi elementi classici, compreso il suo amore smisurato per gli elfi (che, da nano quale io sono, non capirò mai!), e il suo stile impeccabile (rimango dell’idea che il Mancini dal punto di vista tecnico sia uno dei migliori scrittori italiani del momento), ma, dall’altro, ho notato un cambiamento, un’evoluzione.
Pur non abbandonando il filone classico, il Mancini, in questa sua ultima fatica letteraria, cambia prospettiva. I suoi mondi sono sempre più cupi e distopici e le sue storie sempre più anticonvenzionali. Non vi è più l’eroe epico senza macchia, o comunque mosso da grandi principi, ma sempre più persone normali, spinte da passioni umane, sia positive che negative. Come se il Mancini, attraverso le sue storie, volesse farci intendere come, nella società moderna, i grandi ideologismi abbiano lasciato il passo a desideri più venali.
Inoltre, in questo suo nuovo stile, il Mancini ci ha riservato, secondo me, altre due grandi sorprese. La prima è la figura del boia, così enigmatica fino al suo nome, e l’altra è il finale, che definirei, se posso usare un eufemismo, “un finale con le bollicine”. Un finale così particolare l’avevo trovato pochissime volte, a essere sincero. Sono rimasto per parecchi minuti a guardare inebetito le ultime pagine del libro, incredulo su quella chiusa. Insomma, non posso che rinnovare tutta la mia stima a Stefano Mancini, perché, ancora una volta, mi ha fatto rimanere a bocca aperta.
Chiudendo, vorrei fare anche un complimento alla DZedizioni, che ha saputo raccogliere attorno a sé molti autori più che validi, sfornando romanzi che veramente vale la pena leggere.
Se il libro vi è piaciuto qui lo potete trovare Amazon
Questo invece è il sito della DZedizioni
Ora vi saluto, perché devo preparare la partenza per il Salone del Libro di Torino e sono già in ritardo… Per chi fosse in zona, io sarò lì da giovedì a lunedì.
Diego